venerdi scorso 28 marzo al caffe’ alzheimer di Albano Laziale abbiamo avuto nuovi partecipanti e l’argomento pensato inizialmente sullo stress del familiare si è spostato su domande emergenti dal gruppo.
Una di queste è stata
“ma la persona con l’Alzheimer ha coscienza della malattia ? “
“ma la persona con l’Alzheimer ha coscienza della malattia ? “
domanda a cui possiamo rispondere che sicuramente la persona si accorge delle sue “stranezze”, dimenticanze etc.
ma queste si inseriscono in quello che è stato, fino a quel momento, il suo percorso di vita, la consapevolezza di sè e soprattutto la volontà di domandarsi se queste difficoltà cognitive possono essere parte dell’età che avanza o rappresentano qualcosa di diverso.
ma queste si inseriscono in quello che è stato, fino a quel momento, il suo percorso di vita, la consapevolezza di sè e soprattutto la volontà di domandarsi se queste difficoltà cognitive possono essere parte dell’età che avanza o rappresentano qualcosa di diverso.
Dobbiamo ricordare che tutti a tutte le età possiamo avere momenti in cui la parola “ci rimane sulla punta della lingua” e non arriva, che le chiavi rimangono attaccate alla porta di casa, che l’appuntamento rimane solo scritto sull’agenda ….
E’ quindi il confronto con il medico, la relazione terapeutica ivi compresa la modalità con cui viene comunicata la diagnosi a determinare un momento cruciale per acquisire coscienza della malattia neurodegenerativa. I familiari sono anch’essi determinanti in questa fase, coinvolti nel processo di cura e presi dalle domande di capire la malattia e poi di cosa dire e soprattutto come assistere il proprio caro.
Ecco dunque che solo una comunicazione che coinvolga tutto il sistema familiare, costruita perchè possa essere elaborata sia dall’anziano che dai suoi familiari rappresenta un elemento fondante la coscienza di questo evento traumatico.
Sapere della propria malattia rimane, pur nelle differenze insite in ognuno, un elemento imprescindibile per conoscere e organizzare il futuro e la vita che aspetta di essere ancora vissuta.
Questi incontri sono condotti dalla Associazione di familiari CASAlzheimer frutto di una attiva collaborazione con l’Assessore ai Servizi Sociali Dott. Fauzi Cassabgi, con la Responsabile del Servizio dott.ssa Margherita Camarda e con tutto il gruppo di lavoro.
Per qualsiasi info chiamare il 339.7155997
gli incontri sono gratuiti e potete partecipare liberamente …… passate parola altre persone potrebbero essere interessate!

Mirko Menabue
psicologo psicoterapeuta