L’incontro del giorno si è aperto con la rievocazione della data, della stagione di riferimento e della localizzazione spaziale del luogo di ritrovo, al fine di stimolare l’orientamento temporale e l’orientamento spaziale di ogni partecipante.
Successivamente si è passati a ricordare la celebrazione, annualmente ricorrente, del giorno in oggetto, ossia la Giornata della Memoria, per permettere ad ogni anziano di esternare eventuali fatti della guerra o del dopo guerra e di liberare le emozioni vissute o raccontate dai propri familiari. Tale attività stimola sia il recupero episodico individuale dalla propria memoria che la rievocazione da un vissuto collettivo tipico della comunità sociale in cui si è inseriti.
Ampio spazio è stato dato alla musicoterapia, con la presentazione di ogni singolo strumento nel suo nome e nelle sue peculiarità sonore e strutturali.
Ogni anziano ha potuto scegliere lo strumento preferito da esplorare e suonare sia liberamente che seguendo le istruzioni della nostra musicoterapeuta.
Valentina (psicologa) e Luciana (musicoterapeuta) vi salutano affettosamente e vi ricordano il prossimo appuntamento con il gruppo Attivamente Anziani che si terrà lunedì 3 febbraio.
L’incontro del gruppo si è aperto con la rievocazione del ricordo del giorno, del mese e dell’anno, con particolare attenzione al clima e alla stagione di riferimento, al fine di favorire la stimolazione dell’orientamento temporale e la focalizzazione attenzionale sull’ambiente circostante.
Successivamente, ogni partecipante, a turno, ha dovuto pescare un bigliettino da un sacchetto, leggendone la parola di riferimento al fine di elencare altri termini ad essa collegati. Questo gioco stimola il recupero di vocaboli su base semantica, dunque la reattività di accesso al lessico mentale.
Dopo l’elenco dei termini correlati, è stato chiesto ad ogni partecipante di rievocare episodi della propria vita eventualmente legati al target di riferimento. Ciò stimola la memoria autobiografica, nell’atto di organizzare quelle conoscenze dichiarative che ruotano attorno a fatti significativi della propria vita personale.
La musicoterapia ha permesso l’utilizzo di diversi strumenti musicali ai nostri partecipanti, sia in maniera spontanea che sotto guida della nostra musicoterapeuta, al fine di favorire la comunicazione nel gruppo, l’apprendimento di sequenze sonore, la motricità fine e l’espressione emotiva.
Inoltre è stato possibile effettuare una riattivazione della memoria emozionale e musicale, attraverso l’ascolto di canzoni appartenenti al bagaglio culturale degli anziani.
“La musicoterapia è una psicoterapia non verbale, che utilizza le espressioni corporo-sonoro non verbali per lo sviluppo di una relazione fra il musicoterapeuta e coloro che necessitano di un appoggio per l’integrazione nella società e per migliorare la qualità della vita” Rolando Omar Benenzon, Manuale di Musicoterapia – 1983
Le vostre Valentina (psicologa) e Luciana (musicoterapeuta) vi salutano e vi ricordano il prossimo appuntamento che si terrà lunedì 2 dicembre.
L’appuntamento con il Gruppo Attivamente Anziani si è aperto con la rievocazione della data del giorno, il recupero delle coordinate della propria abitazione e una stima circa la distanza posta tra la propria residenza e il luogo di incontro. Tale apertura ha consentito la stimolazione dell’orientamento temporale, dell’orientamento spaziale e della capacità di stima, importante processo mentale a carico dei lobi frontali, che ci permette di generare una risposta nuova e strategica a partire da alcuni dati reali a disposizione.
Le attività del pomeriggio hanno ruotato attorno al Santo della giornata. Ad esempio, è stato richiesto di leggere e completare la poesia San Martino, al fine di esplorare la reattività comportamentale di ogni anziano ad un materiale precedentemente appreso e consolidato. La lettura di poesie aiuta a far emergere sentimenti interiori e attiva il cervello nella sua interezza (dal sistema limbico per la gestione delle emozioni alle aree medio-temporali per la rievocazione del materiale dal magazzino di memoria a lungo termine).
Sono stati successivamente presentati dei proverbi legati all’autunno e a San Martino, con la richiesta di completarli. I proverbi sono modi di dire presenti nel linguaggio comune, talmente radicati nella nostra memoria che rappresentano degli automatismi che racchiudono in sé le regole del vivere quotidiano. Comprendere e decifrare un proverbio presuppone una capacità di astrazione e di ragionamento che negli stati di demenza può venir meno. É possibile, comunque, che anche una persona con marcato deterioramento cognitivo possa riuscire a completare un proverbio grazie ad alcuni precisi spunti, in grado di guidare la rievocazione dalla memoria. E qui la parte iniziale del proverbio ha effettivamente guidato i nostri partecipanti nel giusto completamento, attingendo in maniera ottimale al loro patrimonio della memoria semantica.
La musicoterapia ha permesso l’integrazione spaziale, temporale e sociale di ogni partecipante, perseguita con un lavoro di sintonizzazioni affettive, le quali sono possibili e facilitate grazie a strategie specifiche della comunicazione non verbale (Postacchini P. L., Ricciotti A., Borghesi M., Lineamenti di musicoterapia, Las Nuova Italia Scientifica, Roma, 1997).
In questa sessione sono stati utilizzati suoni, musica e gli strumenti corporeo-sonoro-musicali per sviluppare, elaborare e analizzare una relazione fra musicoterapeuta e singolo partecipanti e fra l’intero gruppo, con l’obiettivo di migliorarne la qualità di vita e recuperarli per l’inserimento sociale (Benenzon R., Hemsy de Gainza V., Wagner G., La nuova musicoterapia, Phoenix Editrice, 1997).
Le vostre Valentina (psicologa) e Luciana (musicoterapia) vi salutano con affetto e vi ricordano il prossimo appuntamento, che si terrà lunedì 18 novembre.
L’incontro odierno si è aperto con la costruzione temporale della data, da parte dei nostri due grandi e attivi partecipanti, Gigi e Carmela.
Successivamente si è passati al riconoscimento dei cinque sensi, prima a livello puramente cognitivo, con la possibile definizione di ognuno nella sua struttura e nel suo funzionamento…
…per poi terminare con un livello più pratico di manipolazione di oggetti; ad esempio nella concreta descrizione di un palloncino nel suo materiale costituente, nel suono che può produrre e nelle azioni che con esso è possibile fare. Un esercizio sui cinque sensi permette di prendere coscienza della propria immagine corporea, attraverso l’esplorazione dell’ambiente circostante nella sua interezza sensoriale.
Al fine di stimolare l’orientamento personale, è stato richiesto, tramite domande mirate, di ricostruire il proprio ambiente domestico, identificando le stanze più vissute e gli oggetti di rilevanza per la propria quotidianità
Si è trovato anche il giusto momento per l’orientamento spaziale, per permettere di percorrere la cartina italiana e di scoprire le regioni nelle loro particolarità artistiche, geografiche e culinarie.
Per concludere, è stato riordinato parte del materiale che l’Associazione ha a disposizione, al fine di lasciare ai partecipanti la volontà decisionale di possibili attività che vorrebbero svolgere nei prossimi incontri.
Ringraziandovi sempre per l’attiva partecipazione e l’interesse dimostrato, CASAlzheimer vi saluta e vi invita ad aderire al prossimo incontro.
L’incontro di lunedì 3 giugno si è svolto iniziando dall’orientamento temporale, con la richiesta di rievocare la data del giorno.
Attraverso la compilazione di una scheda autobiografica, i nostri due anziani partecipanti, Rosanna e Gigi, hanno potuto beneficiare della stimolazione dell’orientamento personale, al fine di sviluppare una percezione di continuità del proprio Sé rispetto al presente.
Successivamente si è svolto un esercizio che coinvolge massicciamente l’attività dei lobi frontali, con il richiamo di uno stimolo (oggetto o animale) dalla memoria semantica e la richiesta di individuarne alcune particolarità (peso, altezza o costo), al fine di stimolare le capacità di flessibilità cognitiva, sintesi e analisi delle informazioni e di inibizione di elementi irrilevanti al compito.
Ciò ha permesso anche di prendere in considerazione alcuni oggetti particolari e di mimarne l’uso, al fine di stimolare sia la parte ideativa che di esecuzione di un movimento legato ad uno stimolo noto.
Infine si è svolto un esercizio di accesso al lessico mentale, al fine i recuperare in primo luogo gli strumenti di lavoro utilizzati da diverse categorie professionali e, in secondo luogo, personaggi noti.
Oggi, lunedì 27 maggio 2019, è stata una giornata uggiosa, dalle nubi pesanti e cariche di acqua, ma niente di tutto questo è riuscito a fermare i nostri volonterosi e attivi partecipanti, che, come ogni lunedì, si sono riuniti con le due conduttrici del gruppo Attivamente Anziani, Valentina e Luciana, per prendere parte ad attività in grado di stimolare mente e corpo. L’incontro è iniziato dalla costruzione di un pannello temporale, con la data del giorno, per favorire l’orientamento temporale dei nostri arzilli anziani e il recupero di fatti ben consolidati dalla memoria a lungo termine.
Successivamente, è stato proposto un compito in grado di stimolare lacapacità di pianificazione spaziale con un’attività di tipo visuo-motoria: con un pennarello ogni partecipante ha unito dei numeri, in ordine crescente, per far emergere una figura da rilevare e denominare correttamente. Questa attività richiede le seguenti capacità:
Riconoscimento dei numeri;
Conoscenza e riproduzione di sequenze numeriche;
Flessibilità Cognitiva.
Inoltre vi è un accesso alla memoria semantica nel riconoscimento delle figure emerse.
L’attività di stimolazione cognitiva ha previsto anche uno scambio comunicativo tra i partecipanti, al fine di favorire l’esercizio della produzione e comprensione linguistica e la coesione sociale nel gruppo. Il tema centrale è stato “L’Italia e le sue Città”. A turno, ogni membro presente doveva nominare una città italiana e descriverla, elencando il piatto tipico, il monumento storico più famoso e il personaggio più noto del suddetto luogo. Questo esercizio ha permesso la stimolazione della fluenza verbale su chiave semantica.
La Musicoterapia, invece, ha permesso ai nostri anziani di approcciarsi alla musica con una grande varietà di strumenti, che sono stati accuratamente presentati nel loro nome e nel loro suono.
In questa sessione è stato svolto un esercizio con lo scopo di stimolare la memoria a breve termine nell’associazione di un comando vocale ad un colore, di inibire una risposta inappropriata nel tentativo di attenersi strettamente all’istruzione ricevuta e di giocare con la propria voce, modulandola in base alla richiesta del momento.
Per concludere, è stato realizzato un vero e proprio dialogo musicale tra musicoterapeuta e singolo partecipante, fatto di botta e risposta a suon di strumento musicale usato, per lasciare all’anziano libero sfogo emozionale con una comunicazione non verbale.
Ringraziandovi per la partecipazione e l’affetto dimostrati, vi salutiamo con un arrivederci al prossimo incontro!