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Incontro di lunedì 9 dicembre

La stimolazione cognitiva, nell’incontro di lunedì 9 dicembre, ha avuto come obiettivo quello di rendere ogni partecipante al gruppo interessato alle relazioni con gli altri membri e focalizzato sull’ambiente circostante. Sono state utilizzate sollecitazioni verbali e visive per rafforzare le informazioni di base di ogni anziano, rispetto alle coordinate spazio-temporali e alla propria storia personale.

È stata effettuata una stimolazione dell’orientamento temporale, con la rievocazione del ricordo del giorno, del mese e dell’anno, con particolare attenzione al clima e alla stagione di riferimento.

La psicologa Valentina e il gruppo di signore intente a mostrare la data del giorno appena rievocata.

Successivamente, è stata effettuata una stimolazione dell’orientamento spaziale, con la rievocazione del luogo di incontro e di percorsi noti (ad esempio, dalla propria abitazione al luogo di incontro o dalla propria abitazione all’abitazione di un altro partecipante).

La nostra Carmela intenta a mostrare la distanza tra il suo luogo natio nei Castelli Romani e la città di Roma

Per fare ciò, sono stati fatti continui richiami alla memoria spaziale con l’utilizzo di mappe per favorire l’orientamento topografico.

La nostra Rosanna intenta ad individuare le differenze tra le province del Lazio

La musicoterapia si è aperta con la presentazione di uno strumento musicale alla volta, nel suo nome e nel suo suono, al fine di permettere al gruppo di prendere confidenza con diversi timbri sonori da avvicinare alle proprie corde emotive.

Foto di gruppo durante  la presentazione degli strumenti musicali

Successivamente, ogni partecipante ha potuto scegliere lo strumento preferito, per suonarlo in libertà nel gruppo, al fine di scaricare la propria tensione interiore e comunicare, senza il limite verbale, il proprio stato emotivo.

La nostra Elsa intenta a suonare il timpano

In seguito, è stato presentato un compito di associazione nel breve e lungo termine: ogni partecipante ha scelto un colore, con il quale è stata presentata un’istruzione, ossia quella di suonare il proprio strumento alla vista del proprio cartoncino colorato di riferimento. Tale esercizio aiuta a migliorare la focalizzazione attenzionale e permette la stimolazione della memoria a breve e lungo termine.

La nostra musicoterapeuta Luciana intenta a mostrare i colori scelti alle signore

Infine, la musicoterapia ha permesso di effettuare l’ascolto di brani cantautorali famosi. Ciò ha favorito la riattivazione della memoria episodica, con il recupero di ricordi autobiografici connessi alle canzoni e il loro corretto ricollocamento nella personale linea temporale del proprio Sé autobiografico.

Momento di scelta delle canzoni da ascoltare.

Valentina (psicologa) e Luciana (musicoterapeuta) vi salutano e vi danno appuntamento al prossimo incontro, per gli auguri di Natale!

Incontro di lunedì 2 dicembre

L’incontro del gruppo si è aperto con la rievocazione del ricordo del giorno, del mese e dell’anno, con particolare attenzione al clima e alla stagione di riferimento, al fine di favorire la stimolazione dell’orientamento temporale e la focalizzazione attenzionale sull’ambiente circostante.

Le nostre signore immortalate con la data del giorno appena rievocata

Successivamente sono state presentate delle schede di attività da compilare, con obiettivi differenti, al fine di stimolare il confronto e la cooperazione sociale, la rievocazione a lungo termine, l’attenzione selettiva e lo spostamento del focus attenzionale da un punto dello spazio ad un altro e l’accesso al magazzino lessicale.

Le nostre signore immortalate durante la loro compilazione

Durante un’attività, ad esempio, al fine di stimolare la capacità di accesso critico al vocabolario mentale, il confronto e il reperimento lessicale, sono state presentate alcune parole con la richiesta di trovarne l’effettivo contrario. Le nostre signore hanno mostrato qui un ottimo accesso al magazzino lessicale e un buon mantenimento del vocabolario mentale.

La nostra Carmela intenta a scrivere i contrari di alcune parole date

Un’altra compilazione ha permesso la ricostruzione di figure tramite il collegamento sequenziale in ordine crescente di numeri, per stimolare lo spostamento del focus attenzionale da un punto all’altro dello spazio e la velocità di elaborazione di sequenze numeriche.

La nostra Rosanna intenta a far emergere una figura dalla sequenza di numeri

Sono state, poi, presentate delle liste di oggetti di uso comune, con la richiesta di collocarli nel proprio spazio abitativo personale. Quanto proposto mira a stimolare la capacità di attenzione selettiva, l’inibizione di elementi irrilevanti, la memoria retrospettiva e l’orientamento personale.

La nostra Elsa intenta a mostrare una lista appena compilata

Durante la musicoterapia è stato possibile esercitare la memoria in maniera creativa: in primo luogo è stato presentato ogni strumento, con la possibilità di approccio libero ad esso, al fine di favorire l’espressione emotiva e la liberazione da tensioni e irrequietezza interiore.

La nostra Angela in un momento di approccio spontaneo allo strumento

In seguito, a turno, ogni partecipante è stato bendato, con la richiesta di riconoscere lo strumento suonato dagli altri membri del gruppo. Questo gioco favorisce il divertimento, l’assertività e il recupero delle informazioni nel breve termine.

La nostra Carmela nel tentativo di indovinare gli strumenti suonati dalla nostra Rosanna

Per finire, è stato possibile effettuare una riattivazione della memoria emozionale e musicale, attraverso l’ascolto di canzoni appartenenti al bagaglio culturale degli anziani.

Ascolto comunitario di canzoni popolari

Le vostre Valentina (psicologa) e Luciana (musicoterapeuta) vi ringraziano e vi salutano affettuosamente, ricordando il prossimo appuntamento che si terrà lunedì 9 dicembre.

Incontro di lunedì 25 novembre

L’incontro del gruppo si è aperto con la rievocazione del ricordo del giorno, del mese e dell’anno, con particolare attenzione al clima e alla stagione di riferimento, al fine di favorire la stimolazione dell’orientamento temporale e la focalizzazione attenzionale sull’ambiente circostante.

Foto di gruppo con la data del giorno appena rievocata

Successivamente, ogni partecipante, a turno, ha dovuto pescare un bigliettino da un sacchetto, leggendone la parola di riferimento al fine di elencare altri termini ad essa collegati. Questo gioco stimola il recupero di vocaboli su base semantica, dunque la reattività di accesso al lessico mentale.

La nostra Françoise mentre mostra il bigliettino appena pescato

Dopo l’elenco dei termini correlati, è stato chiesto ad ogni partecipante di rievocare episodi della propria vita eventualmente legati al target di riferimento. Ciò stimola la memoria autobiografica, nell’atto di organizzare quelle conoscenze dichiarative che ruotano attorno a fatti significativi della propria vita personale.

La nostra Elsa mentre mostra il bigliettino appena pescato

La musicoterapia ha permesso l’utilizzo di diversi strumenti musicali ai nostri partecipanti, sia in maniera spontanea che sotto guida della nostra musicoterapeuta, al fine di favorire la comunicazione nel gruppo, l’apprendimento di sequenze sonore, la motricità fine e l’espressione emotiva.

Il gruppo impegnato durante l’apprendimento di sequenze sonore

Inoltre è stato possibile effettuare una riattivazione della memoria emozionale e musicale, attraverso l’ascolto di canzoni appartenenti al bagaglio culturale degli anziani.

La nostra musicoterapeuta Luciana e la nostra Angela intente a dare il ritmo durante l’ascolto di un brano popolare

“La musicoterapia è una psicoterapia non verbale, che utilizza le espressioni corporo-sonoro non verbali per lo sviluppo di una relazione fra il musicoterapeuta e coloro che necessitano di un appoggio per l’integrazione nella società e per migliorare la qualità della vita” Rolando Omar Benenzon, Manuale di Musicoterapia – 1983

La nostra Elsa intenta a salutare col tamburello

Le vostre Valentina (psicologa) e Luciana (musicoterapeuta) vi salutano e vi ricordano il prossimo appuntamento che si terrà lunedì 2 dicembre.

Incontro di lunedì 18 novembre

L’incontro di lunedì 18 novembre si è aperto con la rievocazione della data del giorno e del nome del luogo di ritrovo, al fine di stimolare l’orientamento temporale e spaziale nel gruppo, per permettere la focalizzazione attenzionale nel tempo e nello spazio di ritrovo.

Foto di gruppo con la data del giorno appena rievocata.

Successivamente sono state presentate delle schede ai nostri anziani, con la richiesta di riconoscere gli animali disegnati e associarli ai tre ambienti di riferimento, posti al centro del tavolo (fattoria, savana, oceano).

Foto di gruppo durante l’associazione degli animali all’ambiente di riferimento.

Per riconoscere gli stimoli presentati è, dunque, richiesta una prima sintetizzazione elementare di ogni singola caratteristica del target di interesse, al fine di poterlo distinguere tra gli altri animali della stessa specie e per poterlo descrivere nei suoi particolari caratteristici.

La nostra Vilma intenta a ritagliare alcuni animali per l’associazione.

Successivamente tali conoscenze acquisite vengono utilizzate per andare oltre un livello puramente percettivo e far capo a tutto ciò che è stato immagazzinato a lungo termine nella memoria semantica, per poter effettivamente riconoscere ogni animale e denominarlo correttamente. Un compito del genere presuppone che ci sia familiarità con gli stimoli forniti, ovvero che siano stati già incontrati nella propria storia mnesica. Quando c’è familiarity nei giudizi di riconoscimento, nel cervello si attiva non solo l’ippocampo, ma anche altre aree ad esso adiacenti, come il giro paraippocampale e la corteccia peririnale.

La sessione di musicoterapia ha visto l’utilizzo di tubi sonori, tuboing.

Come devono essere gli strumenti musicali durante una sessione di musicoterapia?Devono essere usati (Sachs, C., 2004):

1. Strumenti di ampia facilità e libertà d’uso.
2. Strumenti tramite i quali riuscire a produrre forme sonore pur non possedendo un’adeguata istruzione musicale.
3. Strumenti per i quali non sono richieste particolari abilità motorie, sensoriali e psichiche.
4. Strumenti di solito costruiti con materiali naturali come pelle, cuoio o legno.
5. Strumenti di forme e dimensioni differenti.
6. Strumenti che richiedono spostamenti liberi.
7. Strumenti che devono favorire la tendenza a far stabilire relazioni con gli altri attraverso l’uso della comunicazione non verbale lì dove vi sono difficoltà d’espressione.

Foto di gruppo con i tuboing.

Il nostro gruppo Attivamente Anziani ha una canzone di chiusura, che segna la fine delle attività e un “arrivederci al prossimo incontro” all’insegna della goliardia e simpatia con una anzone molto conosciuta nell’ambiente romano. Tale canzone racchiude tutto il lavoro svolto nell’incontro, dalla capacità espressiva del singolo alla condivisione e sintonia col gruppo, creando un dialogo sonoro basato sul divertimento, la soddisfazione e il benessere; un bagaglio di sentimenti positivi che l’anziano può portare con sé nel suo ritorno a casa.

Foto di gruppo dopo l’ascolto della canzone di chiusura.

Valentina (psicologa) e Luciana (musicoterapeuta) vi salutano e vi ricordano il prossimo appuntamento che si terrà lunedì 25 novembre.

Incontro di lunedì 11 novembre

L’appuntamento con il Gruppo Attivamente Anziani si è aperto con la rievocazione della data del giorno, il recupero delle coordinate della propria abitazione e una stima circa la distanza posta tra la propria residenza e il luogo di incontro. Tale apertura ha consentito la stimolazione dell’orientamento temporale, dell’orientamento spaziale e della capacità di stima, importante processo mentale a carico dei lobi frontali, che ci permette di generare una risposta nuova e strategica a partire da alcuni dati reali a disposizione.

Le attività del pomeriggio hanno ruotato attorno al Santo della giornata. Ad esempio, è stato richiesto di leggere e completare la poesia San Martino, al fine di esplorare la reattività comportamentale di ogni anziano ad un materiale precedentemente appreso e consolidato. La lettura di poesie aiuta a far emergere sentimenti interiori e attiva il cervello nella sua interezza (dal sistema limbico per la gestione delle emozioni alle aree medio-temporali per la rievocazione del materiale dal magazzino di memoria a lungo termine).​

La nostra Rosanna durante la lettura della poesia San Martino
La nostra Elsa durante la lettura della poesia San Martino

Sono stati successivamente presentati dei proverbi legati all’autunno e a San Martino, con la richiesta di completarli. I proverbi sono modi di dire presenti nel linguaggio comune, talmente radicati nella nostra memoria che rappresentano degli automatismi che racchiudono in sé le regole del vivere quotidiano. Comprendere e decifrare un proverbio presuppone una capacità di astrazione e di ragionamento che negli stati di demenza può venir meno. É possibile, comunque, che anche una persona con marcato deterioramento cognitivo possa riuscire a completare un proverbio grazie ad alcuni precisi spunti, in grado di guidare la rievocazione dalla memoria. E qui la parte iniziale del proverbio ha effettivamente guidato i nostri partecipanti nel giusto completamento, attingendo in maniera ottimale al loro patrimonio della memoria semantica.

Le nostre Vilma ed Elsa con alcuni proverbi legati a San Martino

La musicoterapia ha permesso l’integrazione spaziale, temporale e sociale di ogni partecipante, perseguita con un lavoro  di sintonizzazioni affettive, le quali sono possibili e facilitate grazie a strategie specifiche della comunicazione non verbale (Postacchini P. L., Ricciotti A., Borghesi M., Lineamenti di musicoterapia, Las Nuova Italia Scientifica, Roma, 1997).

Momenti divertenti e di armonia durante la musicoterapia

In questa sessione sono stati utilizzati suoni, musica e gli strumenti corporeo-sonoro-musicali per sviluppare, elaborare e analizzare una relazione fra musicoterapeuta e singolo partecipanti e fra l’intero gruppo, con l’obiettivo di migliorarne la qualità di vita e recuperarli per l’inserimento sociale (Benenzon R., Hemsy de Gainza V., Wagner G., La nuova musicoterapia, Phoenix Editrice, 1997).

Mani che si incontrano ed anime che si uniscono fra musica ed empatia

Le vostre Valentina (psicologa) e Luciana (musicoterapia) vi salutano con affetto e vi ricordano il prossimo appuntamento, che si terrà lunedì 18 novembre.

Contatti Social CASAlzheimer

Per prendere contatto con tutti i membri interni di CASAlzheimer, visualizzare avvisi inerenti ad attività ed eventi organizzati dall’Associazione e restare al corrente di importanti comunicazioni circa gli incontri del Gruppo Attivamente Anziani e dei Caffè Alzheimer, è possibile richiedere l’iscrizione al gruppo Facebook “Familiari Alzheimer – CASAlzheimer Albano Laziale”.

L’Associazione gode anche di un profilo Instagram, nel quale, ogni giorno, è possibile trovare almeno una foto nuova che riassuma l’amore che le nostre operatrici qualificate (una psicologa, una terapista occupazionale, una musicoterapeuta) mettono nell’organizzare e portare avanti le attività con i nostri cari anziani. Inoltre è possibile trovare foto con riferimenti a notizie o articoli che trattano del benessere psicofisiologico a 360 gradi.

Il blog casalzheimer.it resta il nostro punto di riferimento, aggiornato settimanalmente con tantissime foto e resoconti delle attività svolte ogni lunedì pomeriggio.

Su richiesta, è possibile essere inseriti nel gruppo WhatsApp dell’Associazione, per un contatto più diretto con tutti i membri e gli operatori, al fine di rendere più fluido l’aggiornamento e l’organizzazione delle attività.

Continuate a sostenerci e supportarci, per restare aggiornati su tutte le nostre novità! Per qualsiasi informazione, non esitate a contattarci: sarà nostra premura rispondere ad ogni vostro quesito e a tutte le vostre curiosità.

Cordialmente,
l’intera Associazione CASAlzheimer.

Incontro di lunedì 4 novembre

L’incontro del gruppo si è aperto con la rievocazione del ricordo del giorno, del mese e dell’anno, con particolare attenzione al clima e alla stagione di riferimento, al fine di favorire la stimolazione dell’orientamento temporale e la focalizzazione attenzionale sull’ambiente circostante.


 
Foto di gruppo con la data appena recuperata in maniera comunitaria 

 
Per rafforzare le informazioni di base di ogni anziano, al fine di favorire la conoscenza reciproca, la coesione sociale e la condivisione di aspetti legati al proprio vivere quotidiano, la stimolazione cognitiva si è basata sull’utilizzo di sollecitazioni visive come alcune cartine geografiche, permettendo, così, ad ogni partecipante di ritrovare il proprio luogo di nascita, l’attuale luogo di residenza e di confrontarlo con quello dei propri compagni. Tale attività consente la stimolazione dell’orientamento spaziale


 
 Rosanna ed Elsa mentre confrontano la distanza che separa le loro rispettive residenze

Vilma intenta a ritrovare la propria città di origine 
 
Successivamente è stato proposto un esercizio di categorizzazione semantica, con l’accoppiamento di ogni strumento al professionista corrispondente. Tale compito consente di considerare le caratteristiche strutturali e funzionali di ogni oggetto, per rievocarne correttamente il nome in via diretta o trovando ulteriori modalità di accesso alla memoria semantica, come, ad esempio, attraverso la simulazione dell’utilizzo dell’oggetto di riferimento.


 
Vilma, Rosanna ed Elsa intenta ad associare ad ogni professionista il giusto strumento 
 
L’attività proposta durante la terapia occupazionale ha permesso ad ogni partecipante di recuperare la storia del santo legato al proprio nome. Oltre il coinvolgimento sociale, questa attività consente di far riferimento da una parte alla memoria collettiva, come patrimonio condiviso di ricordi di un passato su cui si basa una comunità, e dall’altra alla propria memoria autobiografica, per rivivere ricordi legati a significati personali importanti, al fine di favorire l’orientamento personale


 
Gigi, Vilma, Rosanna ed Elsa mostrano le informazioni legate al proprio santo di riferimento
 
Valentina (psicologa) ed Aurora (terapista occupazionale) vi ringraziano per la partecipazione attività e vi ricordano il prossimo appuntamento che si terrà lunedì 11 novembre.

Incontro di lunedì 21 ottobre

La stimolazione cognitiva dell’incontro di lunedì 21 ottobre ha avuto come obiettivo quello di rendere ogni partecipante al gruppo interessato alle relazioni con gli altri membri e focalizzato sull’ambiente circostante. Sono state utilizzate sollecitazioni verbali e visive per rafforzare le informazioni di base di ogni anziano, rispetto alle coordinate spazio-temporali e alla propria storia personale.

In primo luogo, è stata effettuata una stimolazione dell’orientamento personale, con la rievocazione del ricordo dei dati anagrafici e della propria storia personale, attraverso il confronto con le reminiscenze degli altri compagni.

In secondo luogo, è stata effettuata una stimolazione dell’orientamento temporale, con la rievocazione del ricordo del giorno, del mese e dell’anno, con particolare attenzione al clima e alla stagione di riferimento

Il nostro Juan, la nostra Rosanna e la nostra psicologa Valentina mostrano l’anno e la stagione di riferimento appena rievocati.

In terzo luogo, è stata effettuata una stimolazione dell’orientamento spaziale, con la rievocazione del luogo di incontro e di percorsi noti (ad esempio, dalla propria abitazione al luogo di incontro o dalla propria abitazione all’abitazione di un altro partecipante), attraverso continui richiami alla memoria spaziale e l’utilizzo di mappe per favorire l’orientamento topografico.

La nostra Carmela intenta a mostrare una cartina in cui ha ritrovato il proprio luogo di residenza.

La musicoterapia ha permesso di accorpare l’ascolto di brani cantautorali famosi con l’accostamento visivo del cantante di riferimento. Ciò ha favorito la riattivazione della memoria semantica dal punto di vista visivo e musicale, al fine di trovare diverse vie di accesso per il reperimento dei propri ricordi, e la riattivazione della memoria episodica, con il recupero di ricordi autobiografici connessi a quella canzone e il loro corretto ricollocamento nella personale linea temporale del proprio Sé autobiografico.

La nostra Rosanna, la nostra Carmela e il nostro Juan intenti ad ascoltare “Volare” di Domenico Modugno.

Successivamente, ogni anziano ha potuto scegliere uno strumento musicale, al fine di provare a seguire il ritmo delle canzoni italiane in maniera più diretta e fisica. Ciò aiuta a scaricare la tensione interna, l’irrequietezza e a comunicare le proprie emozioni in maniera più fluida.

La nostra Elsa intenta ad utilizzare il tamburello.

Infine, sono stati ascoltati brani popolari, al fine di favorire il divertimento e la coesione sociale all’interno del gruppo.

Il nostro Sergio mentre sorride alla nostra musicoterapeuta Luciana durante l’ascolto di un brano popolare.

Le vostre Valentina (psicologa) e Luciana (musicoterapeuta) vi ringraziano per l’affetto dimostrato ad ogni incontro, vi salutano e vi ricordano il prossimo appuntamento che si terrà lunedì 28 ottobre.

Incontro di lunedì 7 ottobre

L’incontro di lunedì 7 ottobre si è aperto con la rievocazione della data del giorno e del nome dello spazio di incontro, al fine di stimolare l’orientamento temporale e spaziale dei nostri partecipanti.

La nostra Rosanna immortalata mentre mostra il cartoncino con il mese in corso.
Il nostro Sergio immortalato mentre mostra il cartoncino con la stagione in corso.

Successivamente è stata proposta un’attività atta a favorire il mantenimento delle capacità di riconoscimento delle espressioni e delle situazioni emotive. É stato proposto un set di facce legato alle emozioni primarie, ed è stato richiesto di individuare i volti corrispondenti alle emozioni esplicitate verbalmente. Sono state, poi, raggruppate le facce in base alla polarità positiva e negativa delle espressioni. Questo riconoscimento richiede capacità di codifica e accesso a dati precedentemente immagazzinati nella memoria semantica e un’attivazione del sistema limbico.

La nostra Rosanna immortalata durante l’imitazione facciale dell’espressione emotiva della tristezza.
La nostra Carmela immortalata durante l’imitazione facciale dell’espressione emotiva della paura.
La nostra psicologa Valentina e la nostra Carmela immortalate durante l’imitazione facciale dell’espressione emotiva dello stupore.

La musicoterapia ha visto l’utilizzo degli boomwhackers, set di tubi sonori in grado di produrre perfettamente il suono delle note musicali. Con l’aiuto della musicoterapeuta, ogni partecipante ha avuto in dotazione una nota musicale da riprodurre secondo una certa sequenza da ricordare, appena sentita, o da inserire in un brano popolare. Tale attività stimola la focalizzazione dell’attenzione, la memoria a breve termine, la rievocazione di avvenimenti dalla memoria episodica, l’espressione emotiva e l’interazione sociale.

La nostra musicoterapeuta Luciana mentre coordina le sequenze sonore delle nostre Carmela e Rosanna.
La nostra musicoterapeuta Luciana mentre canta un brano popolare con il nostro Sergio.

Le vostre Valentina e Luciana vi salutano affettuosamente e vi ricordano il prossimo appuntamento col Gruppo Attivamente Anziani, che si terrà lunedì 14 ottobre.